Poesia del giorno: Giovanni Pascoli
La servita di monte
Sono usciti tutti. La serva
Sono usciti tutti. La serva
è in cucina
sola e selvaggia.
In un canto
siede e osserva
tanti rami
appesi alla staggia.
Fa un giro
con gli occhi, e bel bello
ritorna a
guardarsi il pannello.
Non c’è
nulla che ella conosca.
Tutto pende
tacito e tetro.
E non ode
che qualche mosca
che ad un
tratto ronza ad un vetro:
non ode che
il croccolo roco
che rende la
pentola al fuoco.
Il muso
aguzzo del topo
è apparito
da uno spiraglio.
E’ sparito,
per venir dopo:
fa già
l’acqua qualche sonaglio...
Lontano
lontano lontano
Si sente
qualche campano.
E’ un
muletto per il sentiero,
che si
arrampica su su su;
che tra i
faggi piccolo e nero
si vede e
non si vede più.
Ma il suo
campanaccio si sente
suonare
continuamente.
E’ forse
anco un’ora di giorno.
C’è
nell’aria un fiocco di luna.
Come è dolce
presto ritorno
nella sera
che imbruna,
per una di
queste serate
tra tanto
odorino d’estate.
Giovanni Pascoli
(da "Canti di Castelvecchio" 1903)
Giovanni Pascoli
(da "Canti di Castelvecchio" 1903)
Poesia del giorno: Giovanni Pascoli
Reviewed by Ilaria Cino
on
agosto 03, 2019
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