Francesco Buco: due inediti
Chat
La prescelta sei tu:
tra infiniti profili,
qui, ti ha portato
il vento delle chat.
Vesti la mia sera
di fibre e linee,
ascolta il suo frinire.
Al calar dei contatti,
nella penombra
del segnale, veglierò
tutta notte il sospetto
di ciò che pare
così a prima vista,
amore a primo tasto,
a primo testo.
tra infiniti profili,
qui, ti ha portato
il vento delle chat.
Vesti la mia sera
di fibre e linee,
ascolta il suo frinire.
Al calar dei contatti,
nella penombra
del segnale, veglierò
tutta notte il sospetto
di ciò che pare
così a prima vista,
amore a primo tasto,
a primo testo.
*
Wormhole
Viaggiando velocissimi
fra immagini in 3D,
s'arriva con Street View
fuori casa di tua nonna.
Foto non troppo aggiornate:
la porta è aperta,
segno di lei ancora viva.
Per quanto s'ingrandisca
l'interno appare indecifrabile,
forse, s'intravede la vecchia Singer
o una sedia, ma pixel sgranati
negano il resto.
Eppure per un attimo
t'è sembrato d'entrarci, lì dentro...
E non per scatenare
l'ira di paradossi temporali,
cercando d'allungare
una vita, di per sé, già lunga e completa.
Ma solo per innocente egoismo.
Per acciuffare un odore,
un colore, un rumore -
fugace bottino - sottratto al silenzio.
Francesco Buco
Mi chiamo Francesco Buco. Sono nato quarantuno anni fa a Viterbo, dove vivo con mia moglie, lavoro con mio padre e gioco con mio figlio... Visualizza Biografia
Francesco Buco: due inediti
Reviewed by Ilaria Cino
on
marzo 31, 2020
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