Poesia del giorno: "L'uscita mattutina" - Giorgio Caproni
Come scendeva fina e giovane le scale Annina!
Mordendosi la catenina d'oro, usciva via
lasciando nel buio una scia
di cipria, che non finiva.
L'ora era di mattina presto, ancora albina.
Ma come s'illuminava la strada dove lei passava!
Tutto Cors'Amedeo,
sentendola, si destava.
Ne conosceva il neo
sul labbro, e sottile
la nuca e l'andatura
ilare - la cintura
stretta, che acre e gentile
(Annina si voltava)
all'opera stimolava.
Andava in alba e in trina
pari e un'operaia regina.
Andava col volto franco
(ma cauto, e vergine, il fianco)
e tutta di lei risuonava
al suo tacchettio la contrada.
Giorgio Caproni
(da "Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopea", Garzanti 1965)
al suo tacchettio la contrada.
Giorgio Caproni
(da "Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopea", Garzanti 1965)
Poesia del giorno: "L'uscita mattutina" - Giorgio Caproni
Reviewed by Ilaria Cino
on
settembre 25, 2018
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