Libri consigliati: Il libro degli amici - Elio Pecora

Amelia Rosselli[... Non è facile capire quali fantasmi sovrastino i comportamenti di Amelia. Si tratta, come lei stessa mi rivela, di agenti segreti che la perseguitano, mozzandole la voce, avvelenandole cibi e vestiti. Non si tratta dei fascisti che avevano ucciso suo padre a Parigi, ma di americani della Cia che vogliono la sua rovina e la sua morte a causa delle idee comuniste. Più volte in quegli anni Amelia progetta di andarsene in Russia, per sottrarsi alle persecuzioni. Un giorno mi dice di aver chiesto aiuto a Pertini, allora Presidente della Repubblica, e di non aver avuto risposta. A quel tempo firmo una rubrica di letture ne << La Voce Repubblicana >> e ho conosciuto Maccanico, segretario della Presidenza al Quirinale. Così mi rivolgo a lui, e pochi giorni dopo, Amelia mi dice di aver ricevuto una lettera in cui Pertini le assicura protezione. Per qualche mese, forse solo per qualche settimana, non si sente minacciata, poi ricomincia tutto. Ho conosciuto pochi intellettuali e rari poeti dotati di pensieri così chiari e di ironie così sottili come quelli di Amelia. Con pochissime persone ho potuto conversare così intensamente come con lei. Nei giorni in cui abita la mia casa dietro Fontana di Trevi la nostra intesa è piena e il nostro affetto senza confronti. In quei giorni andiamo per il centro di Roma in cerca di una casa da comprare. E' accaduto, che dopo i progetti del trasferimento in Russia, Amelia ha deciso di andarsene in Inghilterra dove suo fratello John vive e insegna. Perciò ha venduto la casa ereditata da sua madre Marion a Trastevere ed è partita per Londra. Nella capitale inglese compra una casa e mi scrive lettere tranquille, fra l'altro insistendo perché io vada ad abitare con lei in quella sua casa luminosa e capiente. Contro la lontananza, ma sopratutto contro l'inquietudine che percepisco nelle sue lettere cerco rimedio.  Mi viene da un giovane conoscente, che mi chiede di inventare un premio di poesia e s'impegna per cinquecentomila lire, cifra a quel tempo rispettabile. Non perdo tempo, formo una giuria in cui chiamo  Franco Cordelli, Dacia Maraini, Biancamaria Frabotta, Dario Bellezza e a tutti pongo come condizione che quel premio, per intero, sia assegnato alla Rosselli, e al suo libro appena pubblicato da Garzanti, Documento. Amelia torna da Londra, si ferma a casa mia, viene al Beat '72 a prendersi l'assegno e il plauso di amici e di lettori...]