Francesco Torlontano - Acqua
Acqua
Attorno ai muri:
credi che le voci siano lontane?
Credi di sonorizzare ogni luogo
e non ascoltare la tua vocazione?
Per te รจ l'ora di partire fuori da me,
parte di risposte che non so dare.
Suona uno spento notturno
e non sa di ardore orientale;
rintocca nelle vie di fiumi neri
ignari del tuo sapore.
L'Asia รจ un relitto perduto,
dai colori ciechi e le emozioni
tese ai bambini morti in guerra.
Fossimo a danzare i caldi cori,
a vestirci di linee di sabbia!
Ma non suona che lo spento notturno
di un pianista lentissimo,
quasi istigatorio, che scandisce
ogni cancellato viso vivace.
A me non rimane
che il pensiero delle voci,
non resta che sentire dalla finestra
vaghi tamburi e chicchessia,
chiassi di speranza troppo lontani.
Il sole รจ tramontato
e le vie sono fiumi neri,
acqua che sgorga copiosa
da una minuscola crepa nel muro.
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Francesco Torlontano - Acqua
Reviewed by Ilaria Cino
on
giugno 30, 2017
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