Francesco Picciotto - 00:34
00:34
Di questa notte è il minuto
in cui l’estate è arrivata.
Io sul mio letto seduto
lei che bussava all’entrata.
Ho aperto la porta,
era ferma sulla soglia,
con la sua veste corta,
ed in mano una foglia.
D’acqua un bicchiere.
uno sguardo, un sorriso,
un secondo per bere,
una ruga sul viso.
“Non colgo più il momento,
il colore, la foggia,
ora ribolle il vento,
poco dopo, la pioggia”.
“Dove più i miei tramonti,
il profumo, la frutta?
Prosciugate le fonti
di una terra distrutta”.
Non sapevo che fare
se non legger fra le righe
un profondo dolore
a piegare le spighe.
E le ho preso le mani
nella notte che vola
“Aspettiamo domani,
non ti lascio da sola”.
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Francesco Picciotto - 00:34
Reviewed by Ilaria Cino
on
giugno 30, 2017
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