FILIPPO STRUMIA - DA "MARCIAPIEDE CON VISTA"
La chiave è rotolata nel tombino,
e la grata ha un volto d'artigiano
che chiude la bottega e torna a casa;
è la mia porta che non so più aprire,
a dare buio su quest'uomo goffo,
a farmi passi di qualcuno in strada.
*
Metti in bocca una gioia a scivolare
la lingua ha le scarpe di velluto,
lascia in terra
ogni zolla di sapere;
sai è la brezza
che dà la primavera,
è quello che non posa,
che non è.
Sostantivo, cedi al verbo,
abbandona la tua nave
ai delfini grigioblù
e dalle crepe dell'asfalto
vola un'altra migrazione.
Eppure il sasso ci figura
e il suo bianco permanere.
Filippo Strumia
(da Marciapiede con vista, Einaudi 2016)
FILIPPO STRUMIA - DA "MARCIAPIEDE CON VISTA"
Reviewed by Ilaria Cino
on
giugno 15, 2017
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