Anna Marchitelli - Da "Certe stanze"
Il mare mi chiama grida il mio nome
scambia la fama mi crede un Ulisse
il mito confonde le mie particelle
gli occhi si fanno di triglia.
Lui si avvicina si infila nei pori
deride il mio corpo mi grida puttana.
Se il mare tace io lo voglio
se il mare tace io lo inseguo
se il mare tace cambio
la rotta dello sguardo
mi tuffo nelle acque di volo
a coda di sirena e seni scoperti.
*
Esiste un pianto che non piange
che vede notti dal suo fondo nero
ed ascolta lo spazio del mutismo.
E' il pianto cresciuto nel terreno,
radice da bruciare
per dire all'albero
- non ti ho dimenticato
ora ti vedo e ti innaffio -.
*
Galoppo all'alba nella brughiera
striglio la schiena a sera
ho sposato un cavallo
l'odore aspro della natura
lo slancio d'animale
il cuore di un dio.
Anna Marchitelli
(da Certe stanze, Manni 2017)
Anna Marchitelli - Da "Certe stanze"
Reviewed by Ilaria Cino
on
aprile 18, 2018
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