ISABELLA LEARDINI - DA "UNA STAGIONE D'ARIA"








Guardami sono l'ultima a restare
orfana nella fila che si svuota
tra i nomi chiamati a giocare.
Quello che resta solo in piedi al centro
impara il vento che sbatte i desideri
mentre aspetta la riscossa del suo nome.
Amami ripetono ogni giorno
mentre si specchiano contro le vetrine
chiamami, come un respiro solo in bocca.
Chi abbandona per ultimo la fila
per sempre vuole vincere anche l'aria
quell'aria di chi ha perso ancora prima
che inizi la partita.

*


Quando tu vuoi la calma dell'aria

come un'estate che a lungo si trattiene
in un attimo rovescio il cielo.
Sono una stagione che si rivolta
ce l'ho in faccia come un inganno
quest'aria aperta da città di mare.
Invece sono sempre stata questo
una piccola belva di bufere:
la verità delle città di mare.

*


Che cos'è che alla fine ci mette

in quel bisogno di pace dei bambini
quando dopo il furore del respiro
ridono come se fosse stato niente.
Il nostro cuore ogni giorno si azzera
e riparte dal primo punto chiaro
che ancora ci fa dire << sono qui >>.




Isabella Leardini

(da Una stagione d'aria, Donzelli Poesia 2017)

ISABELLA LEARDINI - DA "UNA STAGIONE D'ARIA" ISABELLA LEARDINI - DA "UNA STAGIONE D'ARIA" Reviewed by Ilaria Cino on novembre 15, 2017 Rating: 5

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