POESIA DEL GIORNO: "METTI LA MANO" E ALTRE POESIE - ATTILA JOZSEF
1905 - 1937
Metti la mano
Metti la mano
sulla mia fronte
come se fosse
mia la tua mano.
Fammi la guardia
come chi uccide,
come se fosse
tua la mia vita.
Amami, come se
fosse bene,
come il mio cuore
fosse il tuo cuore.
*
Berceuse
Con i giunchi mi culla,
mi culla col fruscio,
colla gioia turchina,
con il bacio di un lago.
Forse si rasserena
con un altro il suo amore.
Ma egli pure la culli,
la culli in questo modo.
*
Non io grido
Non io grido - è la terra che rimbomba;
sta attento, perché Satana è impazzito!
Dalle sorgenti sopra il chiaro fondo
acquattati, tieniti stretto alla lastra
di vetro, oltre la luce dei diamanti
celati, in mezzo a scarabei, tra pietre.
Oh! nel pane nasconditi ora cotto,
tu povero, povero.
Penetra nella terra con gli scrosci
freschi di pioggia; invano tu ti bagni:
solo negli altri puoi lavare il viso.
Piccolo fatti come un filo d'erba:
più dell'asse terrestre sarai grande!
O volatili, macchine, astri, foglie!
Sterile nostra madre chiede un figlio.
Amico mio, diletto amico, caro,
è tremendo, è grandioso:
non io grido, è la terra che rimbomba.
Attila Jòzsef
(da Poesie, Lerici Milano 1965, trad. di Umberto Albini)
POESIA DEL GIORNO: "METTI LA MANO" E ALTRE POESIE - ATTILA JOZSEF
Reviewed by Ilaria Cino
on
marzo 24, 2017
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