Libri consigliati: Frattura composta di un nome - Andrea Accardi

Capitolo XVI

Fabien dimentica i soldi e non può ritirare le fotocopie già pronte. Se ne parla domani, è l’ora di chiusura. Allora cammina e bestemmia, tira calci alle cose che incontra, sputa sul selciato. Sa che così lo fanno i bambini, che picchiano il suolo dove hanno inciampato. Si calma, spera che nessuno abbia visto.

Solo il lago, lontano, sembra guardare sarcastico.

Capitolo XXI

Sergio pensa che una città straniera non ti riguarda in ogni caso, neppure se ci vivi. Che i mattoni e le ringhiere e perfino i fiori hanno l’aspetto di qualcuno che smette di ridere non appena lo guardi. I caffè sui tavoli e le lenzuola impallidiscono come sulla luna.

Però di sera impara parolacce in tante lingue, ride da straniero, come un bambino.

Capitolo XXX

Fabien si aggira in mutande per la casa ormai vuota. Ha scardinato le porte per far circolare l’aria. Pensa alla ragazza scomparsa, alla polizia che è un cane che va a vuoto. Pensa che i nostri demoni nascono con forza dagli angeli che siamo e non volevamo essere.

Prepara crêpe.

Andrea Accardi

(da "Frattura composta di un nome", Ladolfi 2020)